giovedì 18 ottobre 2018

L’intelligenza artificiale migliorerà le nostre condizioni di lavoro Intelligenza artificiale: è uno degli ambiti scientifici in fermento. Lo sviluppo delle conoscenze è rapido. Nel quotidiano ci interessa come queste scoperte possano essere applicate alle nostre attività pratiche. Macchine sempre più sofisticate sono poste in rapporto con l’essere umano: ci sono differenze e ci sono punti in comune, poiché l’uomo ha creato l’intelligenza artificiale a sua immagine. Sull’argomento, si apre al dibattito. Giovedì 18 ottobre, presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, si svolgerà il convegno “A.I. am Human”. Ma come l’intelligenza artificiale è destinata a incidere sulla società? E sul modo di fare impresa? Si è espresso in argomento Giorgio Maggioni. comunicatore, esperto e sviluppatore di modelli di business on line, specializzato nella Pmi, nonché docente di Web marketing per l’internazionalizzazione d’impresa. Ha risposto alle nostre domande: ecco come ha analizzato la situazione attuale. Che cosa accadrà quando i robot penseranno come o meglio di noi? E che impatto avrà sulle Pmi? “La creazione di intelligenze artificiali è un’attività gestita e creata dall’uomo. E’ bene non dimenticarlo mai: altrimenti incorriamo nell’errore di pensare che diventerà tutto come è stato immaginato in alcuni film di fantascienza degli anni ‘70 e ‘80. Dunque perché temere questa nuova tecnologia, che inevitabilmente migliorerà la nostra vita? Domotica e robotica sono tecnologie ben consolidate, ma si possono definire intelligenze artificiali? Dipende. Il fatto che le tapparelle di un’abitazione si possano abbassare o alzare all’alba o al tramonto, è indubbiamente comodo, ma non è certo intelligenza artificiale. Il piccolo robot che ci lucida la casa, è comodo, ma anch’esso non è intelligenza artificiale. Lo stesso discorso riguarda il tagliaerba. Ricordate Turing e il gioco dell’imitazione? Capireste che avete di fronte una macchina, qualora li aveste come interlocutori dietro una spessa tenda? Probabilmente sì. Un esempio un po’ più evoluto si riscontra nell’utilizzo delle chat bot”. Di che cosa si tratta? “Spero di chiarire un po’ le idee. È semplicemente un software che simula una discussione, come se fosse un interlocutore fisico. Ho esperienze nelle quali l’interlocutore, che stava dall’altra parte del monitor, era talmente soddisfatto delle risposte che il sistema forniva (si parla comunque sempre di testo scritto) che alla fine, quasi quasi chiedeva un appuntamento a Valentina. Questo era, in effetti, il nome con il quale si presentava il risponditore. La compilazione del database che ho impostato rispondeva a una matrice di domande (con la definizione delle relative risposte), che ragionava su una matrice “di prodotto” e una matrice “di utilizzatore”(Nel web le stesse logiche sono utilizzate per i motori di raccomandazione, che filtrano i contenuti a favore dell’utente)”. Come funziona? “Se ami la Traviata di Verdi, probabilmente ti piace anche l’Aida. Sei dunque un appassionato di musica operistica (matrice di prodotto). Se hai 30 anni, sei donna, e sei un consumatore abituale di omogeneizzati, è molto probabile che tu sia una neo-mamma (matrice di utilizzatore). Se sei una donna e hai 30 anni, e due anni fa hai comprato un biglietto alla Scala, forse adesso è inutile che ti venga riproposto l’acquisto, perché probabilmente hai un figlio piccolo. Si tratta, certamente, di un’analisi facile, se la attuiamo su una referenza. Ma se i dati da analizzare sono qualche migliaio, l’intelligenza artificiale sarà indispensabile”. L’intelligenza artificiale migliorerà le nostre condizioni di lavoro? “Certamente. In un futuro molto vicino si suppone che l’intelligenza artificiale provocherà una riduzione del tempo lavoro dell’50% (anche se questa stima mi sembra eccessiva), con un relativo incremento della produzione del 70%. Detto questo, non è corretto pensare che le macchine sostituiranno l’uomo, ma sicuramente suppliranno al suo operato in alcune attività, non necessariamente ripetitive. Una chat bot non verrà soltanto in aiuto alle grandi imprese, ma anche a fioristi, ristoratori, parrucchieri. Gestire la clientela attraverso un’intelligenza artificiale permetterà di smistare le domande ed eliminare i tempi di attesa. Inoltre è un infallibile accumulatore di dati, che se ben analizzati, permetteranno loro di creare per ognuno dei loro clienti un profilo personalizzato. Perché, dunque, temere l'intelligenza artificiale? Ricordiamoci che se è vero che siamo lavoratori, è altrettanto vero che siamo consumatori. Saremo proprio noi a ottenere i maggiori benefici da questa realtà, che progredisce a vista d’occhio”. Ufficio Stampa Isabella Lopardi, numero di cellulare 348-5349563    
Promuovere il faccia a faccia (anche con gli occhi a mandorla) Oggi è possibile individuare mercati e mercati utilizzando gli strumenti che la rete rende disponibili, ma le imprese promuovono ancora il faccia a faccia: tradizionale e irrinunciabile. Con il motto sul quale si tace, “Senza uscire con la valigetta, è impossibile ottenere ordinativi” ci si ostina a rifiutare tutto ciò che si vede ancora come nuovo e sconosciuto, rallentando l’arrivo del postmoderno. Di conseguenza, come fosse un nemico, che invade il proprio territorio. Fiera Milano sta seguendo il piano strategico 2018-2022. Si propongono nuovi progetti con i partner estesi e rafforzamento delle manifestazioni organizzate direttamente. In Brasile c’è un rafforzamento di Fiera Milano: attraverso la controllata Cipa, ha acquisito il restante 50% di Tubotech, biennale internazionale delle tecnologie per la produzione e lavorazione dei tubi, valvole, pompe, accessori e componenti. Appuntamento a San Paolo, nell’ottobre 2019, per la decima edizione. In Cina, Fiera Milano organizza mostre professionali dal 2008 operando attraverso le società Hannover Milano Fairs China e Hannover Milano Fairs Shanghai. La realtà milanese presidia in quest’ambito, dall’altro capo del mondo, numerosi comparti produttivi, tra i quali automazione, automotive, edilizia, turismo, ambiente, energia, meccanica strumentale e movimentazione industriale. Senza esporre, senza suscitare con la vista interesse per i materiali, è impossibile procedere. Ma volgiamo lo sguardo al contesto attuale, nella sua totalità. Il digitale muove dalla lunga coda e percorre la fitta teoria dei prodotti di nicchia, acquisendo via via il proprio ambito. Dal guardare negli occhi il proprio interlocutore, peraltro, non si può prescindere. Abbiamo interpellato in argomento Giorgio Maggioni, esperto e sviluppatore di modelli di business on line, specializzato nella Pmi, nonché docente di Web marketing per l’internazionalizzazione d’impresa. Lo abbiamo raggiunto e intervistato. Ecco le sue parole. La Cina è sempre più prossima? “E’ molto, molto vicina. Il mercato di matrice orientale, a parte le tutele giuridiche al lavoratore, si fa sempre più autorevole, tanto da essere raggiunto. E’ il modo di concepirlo che è vincente. Tanto da non fare perno sulle sole importazioni del prodotto cinese, ma da raggiungere i cinesi stessi. Ci parli della sua esperienza. Torniamo a quanto avviene nei nostri confini. Quando ero bambino, girellavo per le vie di Lecco e mi rendevo conto della presenza delle piccole officine, che producevano minuterie metalliche per gli usi più svariati. Moto spesso per l’industria dell’automobile, che per me ragazzino di otto o dieci anni era il simbolo della grandissima impresa. Sembrava che quei periodi non potessero terminare mai. Lavorare per la Fiat era un riconoscimento alla qualità dei manufatti. Poi le prime chiusure, le variazioni nel costo del lavoro, e la mancanza di rinnovamento”. Riponiamo le nostre speranze nel villaggio globale. Ufficio Stampa Isabella Lopardi, numero di cellulare 348-5349563
La giovane età è un valore aggiunto da investire Co-progettare e finanziare i propri progetti, sostenendo i giovani è possibile. “A caccia di idee” dei Piani giovani, in zona Trento e Arcimaga è un’opportunità che riguarda i progetti rivolti al mondo giovanile. L'appuntamento con un laboratorio di progettazione è in programma per oggi, mercoledì 17 ottobre. Domenica 25 novembre è fissato il termine ultimo per inviare il progetto definitivo. Obiettivo interessante è l’acquisizione di competenze professionali dei giovani adulti. La giovane età è un valore aggiunto nel mondo del lavoro. Un valore aggiunto da investire, da convertire in progetto. Parliamo di coinvolgere i giovani in gruppi di pari. Parliamo, in generale, di inclusione sociale. Proprio mentre si registra, soprattutto in ambito universitario, la fuga dei cervelli. Al fine di discutere sull’argomento, abbiamo intervistato Giorgio Maggioni, docente di Web marketing per l’internazionalizzazione d’impresa, esperto e sviluppatore di modelli di business on line, specializzato nella Pmi. Si è espresso in questo modo. Il settore nel quale si possa brillare è sempre più lontano, dislocato altrove, dove il lavoro costa meno, oppure dove più facilmente si investe sulla creatività. Le nostre aziende sono destinate a chiudere o c’è ancora un territorio in cui si può competere? “Ci vuole coraggio e fantasia. Anche se il coraggio non è tutto e soprattutto non è un patrimonio in esclusiva. La fantasia però sì. Noi italiani siamo riconosciuti come i migliori problem solver al mondo, non si spiegherebbe altrimenti perché i nostri ragazzi sono così richiesti all’estero. Ma ci vuole che la classe dirigente delle aziende dia fiducia ai nuovi media, internet certo, ma anche i grandi web-retailer”. Economia: abbiamo focalizzato il ruolo delle giovani generazioni. E’ inevitabile il protrarsi il periodo di crisi? Le leggo, da dizionario, la definizione di crisi: “Perturbazione o improvvisa modificazione nella vita di un individuo o di una collettività, con effetti più o meno gravi e duraturi”. “Si vada a studiare i cicli di Kondratiev. Già alla fine del ‘800 l’economista sovietico aveva teorizzato il teorema dei cicli, o delle onde, come forse i più lo conoscono. Ecco, dopo una fase crescente, di sviluppo economico e accumulazione, ne arriva una decrescente. Ci vuole una nuova fase di accumulazione (Kondratiev aveva previsto questa fase già agli inizi del 900) . La fiducia nei nuovi media si coniuga insieme con le aspettative riposte nelle giovani generazioni? “Le rispondo con una domanda. Che cosa succederà quando un ragazzo che oggi ha 15 anni e che è nato con uno smart phone in mano entrerà a far parte del mondo del lavoro? Se farà parte di un ufficio acquisti, dove pensa andrà a cercare i propri fornitori? Non ricordo bene chi l’ha detto ma, se voglio mangiare delle olive fra 5 anni, devo piantare l’albero oggi. Ecco, negli ultimi anni abbiamo aiutato decine di imprese, piccole imprese, ad avere un nuovo ciclo. Un nuovo mercato di sbocco. Solo dal 2013 a oggi, per cui in poco più di tre anni, siamo riusciti a creare anche qualche posto di lavoro. Basta crederci e studiare. A testa bassa”. Isabella Lopardi, numero di cellulare 348-5349563

martedì 22 maggio 2018

“I Cavalieri del Tempio” a Santa Pudenziana di Narni Mostra internazionale di Arte contemporanea “L’incontro tra i misteri del passato ed i lavori dei creativi contemporanei”, questo lo spirito con cui è nata l’esposizione di arte contemporanea i “Cavalieri del Tempio”, presso la chiesa di Santa Pudenziana di Narni, che è stata ufficialmente inaugurata sabato 19 maggio. All’evento, curato ed ideato dalla giornalista e critico d’arte Sonia Terzino, hanno preso parte: Roberto Banfi Rossi, Alvaro Caponi, Maria Grazia Conti, Daniela Dragoni, Graziella Ghiori, Stefania Gubbiotti, Massimo Ilot, Maria Elisa Imperiali, Rolando Oddi, Mariella Palombi, Stefano Pannacci, Sara Raccosta, Anna Rita Rossetti, Donatella Serafini, Antonella Sisinni, Mario Testa e il fotografo d’arte Renzo Cianchetti. “Nella magia dell’Umbria segreta – spiega il critico d’arte Sonia Terzino - abbiamo voluto dare vita ad un evento unico nel suo genere, dove le bellezze storiche, artistiche e culturali della chiesa templare di Santa Pudenziana si incontrano con l’originalità dei creativi del terzo millennio. Due forme di arte a confronto che si danno reciprocamente luce e calore. Ma anche un tuffo nel passato per portare alla luce i misteri ed il fascino del cuore verde dell’Umbria, custode di antichi gioielli di inestimabile valore. Così, passato e presente si incontrano dove sempre protagonista unica ed assoluta è la bellezza, colta in tutte le sue infinite sfumature”. La mostra si potrà visitare fino al 3 giugno su appuntamento contattando il numero telefonico 340 9852238. Ufficio Stampa Prof. Sonia Terzino giornalista e critico d’arte

mercoledì 20 settembre 2017

Il Sussurro dei cavalli lungo il fiume Tevere Mostra internazionale di arte contemporanea al maneggio di Manlio Fani

Un evento inedito che unisce le arti visive con il mondo degli equini. Questo lo spirito con cui prende vita la prima edizione del “Il sussurro dei cavalli lungo il fiume Tevere” mostra internazionale di arte contemporanea. La manifestazione, che sarà ufficialmente inaugurata sabato 23 settembre alle ore 17 presso il maneggio di Manlio Fani a Portovecchio di Ponzano Romano Roma, è stata organizzata dalla giornalista e critico d’arte Sonia Terzino con la collaborazione del Maestro Stefano Pannacci. In mostra le opere di oltre venti artisti rigorosamente selezionati tra cui: Alvaro Caponi, Roberto Banfi Rossi, Stefano Pannacci, Mario Testa, Massimo Ilot, Rolando Oddi, Maria Elisa Imperiali, Morena Bellanca, Simonetta Pantalloni, Enrico Tomassi, Pam Gog Marinelli, Marina Oganesyan,Daniela Dragoni, Donatella Serafini, Grazziella Ghiori, Antonella Sisinni, Maria Grazia Conti, Stefania Gubbiotti, Teresa Ferretti, lo scultore Mauro Rampiconi ed il fotografo d’arte Renzo Cianchetti. “L’evento – spiega Sonia Terzino- nasce con lo scopo di portare l’arte fuori dai soliti circuiti convenzionali come i musei e le gallerie. Per essere sempre più fruibile al grande pubblico. Non vi poteva essere posto migliore del maneggio di Manlio Fani, un nome famoso a livello internazionale nel settore dell’equitazione. E’ lui che ha selezionato la pregiata razza del cavallo romano quello che svetta davanti al Campidoglio immortalato nella statua equestre di Marc’Aurelio. Un destriero forte, robusto, portato per la fatica e le grandi imprese belliche, con un magnifico manto che spazia dal marrone al nero. Ma anche un cavallo dotato di grande ingegno ed intelligenza con un’eleganza innata che ne fanno il tratto distintivo. Presso l’antico porto di epoca romana, sulle sponde del fiume Tevere, sorge questo luogo ameno dove la natura regna incontrastata e duecento cinquanta cavalli corrono tra prati sconfinati”. Dopo l’inaugurazione seguirà un Gran Galà con i piatti tipici della tradizione locale, una parte del ricavato della vendita delle opere sarà devoluta all’Associazione di Manlio Fani. All’interno dell’evento sarà consegnato il Premio alla carriera al Maestro Ennio Calabria. La mostra si potrà visitare fino al 30 settembre con orario continuato 9,00 – 24,00 ed ingresso libero. Ufficio Stampa Sonia Terzino mobile 340 9852238

mercoledì 8 marzo 2017

Odissea di Tippolotti e Ballerani | Inaugurazione 9 marzo ex Chiesa della Misericordia | Un evento atteso dagli addetti ai lavori, ma anche dai molti amici ed appassionati d’arte che non vedono l’ora di prendere parte alla mostra di Mauro Tippolotti e Paolo Ballerani che sarà ufficialmente inaugurata giovedì 9 marzo alle ore 18 presso l’ex Chiesa della Misericordia di Perugia in via Oberdan “Odissea” questo il titolo dell’esposizione che si avvale del patrocinio dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria e del Comune di Perugia a cura del critico d’arte Andrea Baffoni. Due artisti sicuramente con carriere e cifre stilistiche e pittoriche diverse alle spalle che hanno deciso di intraprendere insieme questo meraviglioso viaggio nel panorama dell’arte contemporanea. Coraggioso Baffoni che ha pensato di farli esporre insieme e sicuramente, conoscendo la valenza del curatore, daranno vita ad un’installazione originale e di profondo interesse culturale. “Una mostra - afferma il critico - composta da un’unica grande installazione che coinvolge l’intero spazio espositivo, caratterizzata da un grande dipinto di circa otto metri, realizzato da Tippolotti, ed una mano aperta con uno shangai, realizzata da Ballerani. La mostra vuole essere un richiamo alla scoperta e accettazione dell’altro, una mano tesa verso l’accettazione. Un unico grande tentativo di dialogo con la diversità, con la scoperta dell’ignoto, di ciò che non si conosce pur avendolo (spesso) accanto. Suggestiva la collocazione nello spazio espositivo diventando anch’esso parte dell’opera, luogo dove secoli addietro, malati, infermi o semplici viandanti, venivano accolti e curati. Ma il lavoro dei due artisti non si è fermato all’opera e allo spazio che la ospita, estendendosi alla composizione del catalogo espositivo, dove trovano posto le immagini e soprattutto numerose testimonianze di amici ed estimatori: frasi, brevi testi, pensieri; ognuno libero di esprimere il senso da interpretare, come pure la lingua con cui esprimersi, senza l’obbligo del doversi uniformare ad una linea”. La mostra è visitabile tutti i giorni fino al 26 marzo ingresso libero con orario 10-13 / 17-20
La giornalista Sonia Terzino | Nel corpo dei docenti della Pareto University | Sonia Terzino è la seconda umbra, dopo il Preside della facoltà di Ingegneria Giammarco Cesari di Gubbio, ad entrare nel corpo dei docenti della Pareto University. Una nomina di prestigio per la professionista umbra, che terrà il corso quadriennale per ottenere la laurea in giornalismo di “Bussines and Human Science”. La prestigiosa università ha la sede ufficiale a Malta, che è un paese membro della UE. Di conseguenza, i suoi corsi di laurea e i suoi Master sono parametrati sull’EQF European Qualifications Framework ovvero il sistema di qualità dei titoli di studio europei. Attualmente l’ateneo tiene corsi di laurea in Economia, Giornalismo, Ingegneria ed Informatica. Sono in preparazione i corsi di Psicologia, Turismo e Interpreti. “Siamo orgogliosi che Sonia Terzino – ha spiegato l’Amministratore Delegato della Pareto University Bruno Poggi - sia entrata a far parte del corpo dei docenti della nostra università. Ci conosciamo da molto tempo, l’apprezzo tantissimo come professionista, seria, educata e molto preparata e noi, per il nostro corpo docenti, puntiamo solo al meglio. Dopo un’attenta ed accurata selezione abbiamo deciso di affidare a lei, grazie alle sue conoscenze ed esperienze promosse sul campo, il compito di essere la docente del corso di “Business and Human Science”, in un primo momento avevamo pensato ad una insegnante laureata in economia, poi, con la Terzino, abbiamo capito che lei era la persona giusta a ricoprire questo ruolo. Non ha dato immediatamente la sua disponibilità, dati i numerosi impegni di cui è oberata, poi, alla fine, ha ceduto ed adesso siamo orgogliosi che faccia parte della nostra rosa di prestigiosi docenti.”. I paesi africani dove attualmente l’ateneo è operativo sono: Benin, Burkina Faso, Cameroon, Cape Verde, Gambia, Ghana, Guinea, Guinea Bissau, Ivory Coast, Liberia, Mali, Niger, Nigeria, Senegal, Sierra Leone, Somalia e Togo. “Sono felicissima – ha detto la Terzino – di essere una docente del prestigioso ateneo, un corso, quello che devo tenere, che subito mi è interessato, una formazione che può essere utile a chi vuole occuparsi di informazione giornalistica. Sono orgogliosa in modo particolare di poter essere utile agli studenti dei paesi in via di sviluppo, una laurea per loro può veramente cambiare la vita. Un impegno che svolgerò come una missione e spero vivamente che, attraverso il mio corso, si possano formare ottimi manager della comunicazione”. “Sono contenta – ha confermato la Preside del corso di giornalismo Isabella Lopardi - che la Terzino sia una nostra docente, sicuramente con lei il corso si avvarrà di una professionista molto seria e preparata, con una formazione invidiabile alle spalle, esperienze fatte direttamente sul campo, che potranno essere di grande aiuto ai professioni del settore di domani”. Ufficio Stampa Pareto University responsabile relazioni esterne Lucilla Signori 333 6114545